Correva
il mese di giugno 1971 quando i Queen tennero il loro primo
concerto nel Surray. Era il 9 agosto del 1986 al Knebworth
Park di Stevenage di fronte a 200.000 spettatori Freddie
Mercury si congedò dal vivo salutando il suo pubblico con
queste parole: “Arrivederci, bellissime bellezze! Buonanotte,
sogni d’oro, vi amo!”. Ma quanta vita in questi anni era
trascorsa fra palchi, estenuanti tournée, lotte con i critici
musicali e soprattutto con la stampa, sempre grande nemica
del gruppo.
Il gusto per la teatralità di Freddie, il loro disimpegno
politico e sociale gli erano valse parecchie critiche, ma
furono loro stessi i primi a prendersi in giro smitizzando
tutto ciò che luccica nel mondo del rock: “Le nostre canzoni
sono di puro intrattenimento”, hanno qualche volta ammesso,
“Lasciateci divertire il nostro pubblico”. Le loro canzoni
erano immagini di vita quotidiana, a volte di sogni, alcune
cantavano l’amore altre, e forse la maggior parte, celebravano
l’amicizia. Molte toccarono le vette più alte delle classifiche,
altre vennero dapprima ignorate per poi venire osannate
a distanza di anni.
Il capolavoro di Freddie Mercury fu certamente Bohemian
Rhapsody, ma non dimentichiamo I’m in Love With My Car di
Roger Taylor, la sognante The Prophet’s Song di Brian May
e la trascinante Another One Bites The Dust di John Deacon.
Tutti e quattro i componenti dettero il meglio di se nel
corso degli anni ma non possiamo negare che l’elemento catalizzatore
è sempre stato Freddie Mercury. Il suo sogno fu sempre quello
di far confluire le varie sfaccettature dell’arte in un’unica
manifestazione di rock-opera.
L’incontro del 1987 con la cantante lirica Montserrat Caballé
fu il momento giusto per la realizzazione di questo progetto,
ma gli anni passati a condurre una vita di sfrenati piaceri
avevano minato la salute del grande cantante che si rese
conto di avere contratto l’AIDS. musicale.
http://digilander.iol.it/francesqueen/B-QUEEN.htm