San Valentino

San Valentino oggi è patrono della città di Terni dove si custodiscono le sue reliquie oltre ad essere per suo disappunto anche il patrono degli innamorati iniziato alle ricorrenze nel calendario liturgico il 14 febbraio e data la delicatezza dell'argomento la festività religiosa ha una sua perfetta estensione laica. Fortemente sentita, dunque, anche dalle autorità governative.

Com'è nata la festa di San Valentino?
Come per tutte le altre festività religiose anche la ricorrenza di San Valentino è un'appropriazione storicamente debita da parte della Chiesa; infatti il 15 febbraio del 496 d.C fu l'ultimo 15 febbraio della storia ricorrente la festività pagana dei popoli romani riconducibile al dio Luperco, al quale si chiedeva fertilità e buon esito del raccolto, una ricchezza per quel tempo. La gente romana però era poco organizzata anche in fatto di festività o divinità tratti nel disordine anche dall'assenza di una voce magisteriale comune e la stessa ricorrenza appartenuta un tempo al dio Luperco finì per condurla tutta quanta a Fauno, altro dio della divinità più romana che greca, ma pare molto più appropriata all'argomento tipico della pastorizia diametralmente opposta al dio dei boschi Sivanus.

Si scelse Fauno per una questione di affetto divino: Fauno nella mitologia com'anche nell'immaginario collettivo e anche nel suono stesso del suo nome appariva molto più bello, più giovane e più aggraziante. Sembrerà strano, ma è intelligente associare la ricchezza alla bellezza.

Detto fatto per decenni le orazioni e le messi andavano tute rivolte a Fauno il quale per una strana coincidenza operava la fertilità in senso stretto: abbondanza di figli piuttosto che abbondanza dei prodotti della terra. Finì che a Fauno si sostituì per voler di popolo e di Chiesa la figura più umana di Valentino vescovo e santo. Nato nel 176 d.C a Interamna Nahars, la moderna Terni, successivamente ad una vita di opere e devozione sotto il segno univoco di una fede incrollabile nel Suo Signore, col particolare di avvalersi di un nobile carattere tendente all'amore quasi fisico per i perseguitati morì decapitato per opera dell'Imperatore romano Aurelio offeso dall'idea che il Santo volesse addirittura convertire al cristianesimo anche lui.